“La luce” (A. Catà)

LA LUCE: POESIA, SCIENZA E PITTURA

Nella sua pubblicazione La luce ( ila palma, 2000 ), Alessandro Catà esplora il tema della luce da angolazioni differenti e complementari, indagando sui rapporti che intercorrono tra l’ente luminoso, la poesia contemporanea, la scienza e la pittura.

LA LUCE-Catà copia

DESCRIZIONE DELL’OPERA

L’opera si articola in una INTRODUZIONE e TRE SEZIONI.

 INTRODUZIONE

PRIMA SEZIONE (“Antologia poetica”): dedicata al rapporto luce-parola, propone una antologia di poesia contemporanea con testi di S. Aglieco, A. Anedda,  G. Bemporad, A. Catà, M. Cucchi, M. De Angelis, A. Giappi, F. Loi,    V. Magrelli, G. Neri, C. Piersanti, A. Rosselli, F. Scataglini, A. Zanzotto.                                                                                            ( >> Cap. Linguaggio naturale e scientifico)

SECONDA SEZIONE (“La costruzione della luce”): offre un excusus storico completo della evoluzione delle conoscenze scientifiche riguardo alla luce e al processo della visione. Dalla concezione espressa nei testi biblici dalla cultura sacerdotale  ebraica e dalla teorie elaborate dai filosofi greci del V secolo a.C. ( pitagorici, atomisti, Platone, Aristotele), attraverso l’ottica geometrica di Euclide e il contributo fondamentale degli scienziati arabi, occorre giungere fino al ‘600 per avere con Keplero una prima soddisfacente spiegazione della formazione dell’immagine nell’occhio.                                  ( >> Cap. Storia e filosofia della scienza)

Stabilite con Keplero le linee essenziali della visione ( lux, la luce vista, psichica, soggettiva ), l’attenzione si sposta sul lumen, la luce fisica, esterna, oggettiva. Si giunge così alla nascita delle due grandi teorie contraposte, quella corpuscolare di Newton e quella ondulatoria di Huyghens e di Young, che sembrerà affermarsi definitivamente con la sintesi teorica dei fenomeni ottici ed elettromagnetici operata da Maxwell e confermata sperimentalmente da Hertz con la scoperta delle onde elettromagnetiche. La crisi delle teorie dell’etere, ipotizzato come mezzo di sostegno per la propagazione delle onde, aprirà la strada alla relatività speciale di Einstein e al ruolo determinante giocato dalla velocità della luce; al tempo stesso la spiegazione dell’effetto fotoelettrico attraverso l’idea di quanti di luce, che sembrano sommare aspetti corpuscolari ed ondulatori, riapre in termini nuovi il dualismo onda-corpuscolo.

TERZA SEZIONE (Alla ricerca della luce perduta): propone un saggio del filosofo Giorgio Baratta, sugli aspetti estetico-filosofici della luce nella pittura, nel cinema e nei nuovi media (video, computer, …) che caratterizzano la civiltà contemporanea.              ( >> Cap. Arti Visive)

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