IV D PNI Liceo Scientifico 2009-2010

IV D PNI LICEO SCIENTIFICO “Temistocle Calzecchi Onesti” a.s. 2009-2010

IV LIC - CARTOLINA

Come si può intuire dalla cartolina di auguri, la prima sperimentazione tenuta al Liceo Scientifico “Temistocle Calzecchi Onesti” di Fermo con gli allievi del IV D PNI della Prof.sa Giovanna Guidone, è stata particolarmente intensa e coinvolgente anche per gli insegnanti.

E’ stato l’inizio di una collaborazione preziosa, che ci ha portati ad ottenere un significativo riconoscimento da parte della commissione giudicatrice del Concorso Nazionale “Antonella Bastai Pratt”indetto dall’A.I.F. (Associazione per l’Insegnamento della Fisica).

IV D PNI COMMENTI DEGLI ALLIEVI

RIFLESSIONE DEGLI INSEGNANTI

Dalle considerazioni degli allievi emergono alcuni elementi di riflessione per noi insegnanti, riguardo all’approccio che proponiamo nelle nostre discipline.

 1) CONSAPEVOLEZZA, INTERESSE, COINVOLGIMENTO, PARTECIPAZIONE, …Tutti questi termini indicano che i soggetti ( allievi ed insegnanti) ritengono importante per sé stessi quello che si fa.

2) DIVERTENTE, LEGGERO, PIACEVOLE, EMOZIONANTE, SORPRENDENTE, AFFASCINANTE, SPETTACOLARE … Questi termini indicano la “gratificazione” che può scaturire da una attività di cui si è parte attiva.

NOIOSO, PESANTE, “SCOLASTICO”, BANALE, … indicano la situazione contraria. Una visione “penitenziale” dello studio e della cultura.

3) IL RUOLO DEGLI INSEGNANTI : SONO LE GUIDE DEL VIAGGIO ( Dante, Virgilio, Beatrice):

4) PRATICA E TEORIA:  IL RISCHIO DI UNA CONTRAPPOSIZIONE SBAGLIATA E DANNOSA … Alla base di questa contrapposizione ci sono diversi preconcetti  che abbiamo riguardo allo studio e alla scienza. Proviamo a rispondere con le parole stesse di Galileo, riguardo alle difficoltà che lo studio della natura comporta e al metodo per superarle.

    Sensate esperienze e dimostrazioni necessarie

 La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.

Galileo Galilei, Il Saggiatore

... mi par che nelle dispute di problemi naturali non si dovrebbe cominciare dalle autorità di luoghi delle Scritture, ma dalle sensate esperienze e dalle dimostrazioni necessarie

… pare che quello degli effetti naturali che o la sensata esperienza ci pone dinanzi a gli occhi o le necessarie dimostrazioni ci concludono, non debba in conto alcuno esser revocato in dubbio … ( Dalla lettera a Madama Cristina di Lorena Granduchessa di Toscana )

Il metodo scientifico di Galileo è il metodo che le scienze naturali hanno assunto e si è affermato in contrapposizione a quello di Bacone e di Cartesio. Per Galileo la fisica si fonda su due pilastri:

a) Sensate esperienze: per sensate intendeva sensibili, perciò le esperienze compiute con i 5 sensi (resoconti di esperimenti, osservazioni della natura) che possono essere potenziate con gli strumenti, come il telescopio e l’orologio.

b) Necessarie dimostrazioni: necessario è ciò che non può che essere così. Se ho due premesse arrivo necessariamente ad una conclusione. Se voglio per esempio dimostrare un teorema, se accetto le premesse e capisco la dimostrazione devo per forza accettare la conclusione del teorema.

5) SIAMO QUOTIDIANAMENTE IMMERSI NEI FENOMENI FISICI E LI SPERIMENTIAMO CONTINUAMENTE SENZA ESSERNE CONSAPEVOLI. IL MONDO E’ UN GRANDE LABORATORIO IN CUI ABITIAMO.

6) INTERDISCIPLINARIETA’: solo una visione unitaria ci può restituire (almeno in parte) la bellezza della ricerca e la gioia della scoperta.

 

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