La prima immagine di sé

Non ricordiamo di sicuro la prima volta che ci siamo specchiati; soprattutto non ricordiamo quando abbiamo cominciato a capire che l’immagine nello specchio era la nostra immagine. Una esperienza contraddittoria di vero e proprio sdoppiamento che ci ha costretto, da quel momento in poi, ad operare una continua e faticosa sintesi , ormai diventata del tutto automatica. Jacques Lacan ha definito Stadio dello specchio il periodo compreso tra i 6 e i 18 mesi, nel quale il bambino impara con l’aiuto della madre a stabilire il rapporto tra il proprio corpo e l’immagine che vede riflessa nello specchio; è in questo stadio, secondo Lacan, che si pongano le basi per la costruzione della funzione dell’Io del bambino.

Romano jr allo specchio ( 2 anni e 9 mesi )

Gattino allo specchio

IL VOLTO DELLA MADRE COME PRIMO SPECCHIO

Il primo specchio per un bambino è, tuttavia, il volto della madre con il quale interagisce continuamente, alla ricerca di rassicurazioni, conferme e segnali. Un volto inespressivo o anaffettivo è uno specchio deformante che crea notevoli difficoltà nella percezione dell’immagine stessa del bambino.

Segnaliamo  questo bellissimo filmato apparso su Youtube, che mostra come un bimbo molto piccolo si emoziona fino a piangere di felicità fissando il volto della madre che canta.

     La mamma canta e lui si emoziona e piange dalla felicità

 

Altri link interessanti

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http://www.psicoterapiapsicologia.it/articoli-psicologia-psicoterapia/il-rapporto-madre-bambino-nella-formazione-del-se

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