PIERO DELLA FRANCESCA

piero-della-fPIERO DELLA FRANCESCA – IL DISEGNO TRA ARTE E SCIENZA

 Palazzo Magnani, Reggio Emilia, 14 marzo – 14 giugno 2015.

Reggio Emilia ospita la produzione grafica di Piero della Francesca (Borgo Sansepolcro, 1416 ca. – 1492) in una mostra che ne traccia un aspetto insolito, inesplorato. Emerge prevalentemente il carattere scientifico dalla raccolta di opere selezionate a partire dal codice De Prospectiva Pingendi, trattato dell’autore conservato nella biblioteca della città.

Palazzo Magnani, che vede Piergiorgio Odifreddi come presidente del comitato scientifico, conferma ancora una volta il proprio interesse per la materia, aprendo naturalmente il dibattito sulla dicotomia fra arte e scienza. Il Rinascimento è storicamente emblematico in questo senso: periodo incredibilmente ricco di fervore intellettuale, di contaminazione fra le discipline, di profonda conoscenza.

Piero della Francesca fu personaggio colto come molti suoi contemporanei, e riversò nelle proprie opere una grande abilità matematica e di costruzione dello spazio, precisione nella raffigurazione dei corpi e sapienza nell’uso del colore. Il De Prospectiva Pingendi è un raffinato codice grafico e descrittivo delle regole del disegno prospettico, perciò rivoluzionario e influente.

La mostra raccoglie undici trattati matematici dell’autore, e un vasto apparato di opere che ne testimonia l’applicazione attraverso l’uso di differenti linguaggi espressivi. Disegni, dipinti, tarsie, incisioni, opere del protagonista e di numerosi autori, tra i quali Michelangelo, Lorenzo Ghiberti, Ercole de’ Roberti, Albrecht Dürer, Domenico Ghirlandaio, Giovanni Bellini, Francesco di Giorgio Martini, Antonio da Sangallo il Giovane e Baldassarre Peruzzi.

Viene così raccontato un Piero architetto degli spazi raffigurati e studioso della forma del corpo umano, apparentemente privo di geometria. L’allestimento è estremamente efficace, in grado finalmente di trasformare le stanze del palazzo che la ospita e dotato di strumenti multimediali utili a fini didattici. È evidente il generale apporto culturale derivato dallo studio del materiale raccolto, che certamente ha contribuito a rendere più completa e articolata la restituzione dell’artista.

La mostra Piero della Francesca. Il disegno tra arte e scienza è decisamente poco commerciale, indubbiamente raffinata, a tratti complessa. Il suo carattere scientifico, arricchito di modelli tridimensionali, si rivela utile ad approfondimenti attinenti alla didattica, molto meno a scopi divulgativi. La sua comprensione non può prescindere da una conoscenza dell’autore, poiché ne esalta un aspetto parziale e complesso, in parte purtroppo oscuro a chi è cresciuto nella cultura contemporanea e non in quella rinascimentale.

Anna Vittoria Zuliani

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